Roma Caput Hip Hop. Fino a pochi anni fa era considerato un ballo di nicchia, che solo alcuni teenagers, amanti della cultura americana, praticavano regolarmente. Ora, invece, l’hip hop è divenuto un vero fenomeno di massa che solo nella Capitale, nell’ultimo anno, ha fatto registrare un incremento ai corsi pari quasi al 50%. Roma si conferma anche regina incontrastata per numero di appassionati che hanno deciso di iscriversi a un corso dove si insegna la danza proveniente dagli Stati Uniti. Basti pensare che su venticinquemila scuole di ballo dove si pratica l’Hip Hop per un totale di quasi quattro milioni di ragazzi, la maggior parte hanno sede nella regione Lazio. Un ulteriore riprova si è avuta anche nel fine settimana. Al teatro Olimpico, infatti, è andato in scena l”Hip Hop International 2019”. In palio la qualificazione alla prestigiosa competizione mondiale prevista a Phoenix dal 5 al 10 agosto. Delle sessantatré crew (così si chiamano in gergo i gruppi di ragazzi che ballano) iscritte, ben ventitré sono arrivate da Roma e dintorni. Non solo: nove dei dodici equipaggi che hanno conquistato il fatidico pass per gli Usa hanno sede nella Capitale. Insomma, un predominio assoluto.
«Alla base di questa esplosione – spiega Marco Sabbatini organizzatore della manifestazione – c’è sicuramente il fatto che l’hip hop ha avuto negli ultimi anni una sorta di riconoscimento ufficiale come tipo di danza. Prima, infatti, era considerata solo una “street dance», ora, invece, in tutte le scuole di ballo e soprattutto nelle aule scolastiche, l’insegnamento dell’hip hop è divenuto scontato. Un forte impulso è stato dato anche dai talent. Tanti ragazzi, infatti, si sono avvicinati a questa disciplina con la speranza di essere notati. Ora, invece, succede il contrario. Sono gli autori dei talent che cercano nelle crew i nuovi fenomeni da portare in tv”. Un altro aspetto va sottolineato. L’hip hop sta acquistando sempre di più una dimensione sportiva.
Un percorso simile alla breakdance che prossimamente debutterà alle prossime Olimpiadi. «In verità la già esistente Federazione della danza – dice Enrico Folignani, responsabile della scuola Stratos – non è riuscita ancora a “capire” ed intercettare in pieno il fenomeno. Stiamo parlando di una disciplina sportiva basata su un vera passione e su tanti sacrifici. I ragazzi si impegnano duramente senza mai tralasciare gli studi. Fra di loro, poi, c’è un affiatamento e uno spirito di squadra da far invidia a tante formazioni». Insomma i valori dello sport legati a un’energia senza uguali. Si, l’Hip Hop è pronto a fare il definitivo salto di qualità.
Andrea Nebuloso